Saul (in ebraico: שָׁאוּל בֶּן קִישׁ‎?, Saul ben Qis, 'Saul, figlio di Kis' o 'שאול המלך, Saul HaMelech, 'Re Saul' – in arabo: طالوت‎, Ṭālūt o in arabo: شاؤل‎, Shā'ūl) è un personaggio biblico, primo re di Israele (1047-1003 a.C.). Il suo regno sembra abbia segnato il passaggio da una società tribale a una statale.[1] Il significato del nome Saul in ebraico è "richiesto/pregato". Era figlio di Chis e apparteneva alla tribù di Beniamino. Secondo la narrazione del libro di Samuele, Saul si recò da Samuele a Ramah per consultarlo, e il sacerdote lo unse segretamente come re, per ispirazione di Yahweh. Poco dopo, Samuele radunò l'assemblea del popolo di Israele a Mizpah, dove Saul fu estratto a sorte come re. In seguito, Saul condusse una campagna militare vittoriosa contro gli Ammoniti, confermandosi così nel favore popolare e nella carica.

Nella successiva guerra contro i Filistei, Saul, con la propria condotta aggressiva, disgustò l'anziano Samuele, che si allontanò da lui. La guerra fu vinta per l'audace imboscata di Gionata, figlio prediletto del re, contro il campo filisteo. Nella successiva guerra contro gli Amaleciti, Saul si rifiutò di obbedire al comando di Samuele di distruggere completamente la popolazione e di giustiziare il loro re Agag. Secondo la narrazione del libro di Samuele, questa disobbedienza spinse Samuele stesso a rimuovere l'unzione di re da Saul, a smettere di esserne consigliere e a ungere segretamente, come nuovo re, Davide.

Tuttavia, Saul continuò a regnare e la successione non avvenne che diversi anni dopo. Davide giunse a corte come arpista per alleviare le sofferenze del re, che, dopo la perdita dell'unzione regale, si sentiva perseguitato da uno spirito malvagio. Nella successiva guerra contro i Filistei, Davide ottenne un grande successo sconfiggendo Golia, il campione dell'esercito nemico, e ottenendo così la vittoria nella battaglia di Gat. Saul divenne geloso del successo di Davide, che comunque strinse una grande amicizia con il figlio prediletto del re, Gionata. Tale amicizia fu così profonda da divenire proverbiale. Nella successiva guerra contro i Filistei, lo spirito di Samuele predisse a Saul la sconfitta degli israeliti, ma egli mosse ugualmente battaglia a Ghilboa, dove venne duramente sconfitto: "Così finì Saul con i tre figli; tutta la sua famiglia perì insieme" (1Cr 10,6[3]), anche se, secondo un'altra tradizione biblica, suo figlio Is-Boset regnò due anni e combatté con Davide fino alla propria morte.[Nota 1] La narrazione biblica ne descrive la morte che, a seconda delle diverse tradizioni contenute nei due libri di Samuele, si procura gettandosi sulla propria spada[Nota 2] o ucciso da un amalecita, dove, secondo gli esegeti dell'interconfessionale Bibbia TOB, la seconda versione è "diversa da quella fornita in 1Sam 31,3-5 e probabilmente posteriore". 

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