Mitanni (anche Mittanni o Mittani; Naharina nei testi egizi e Hanigalbat nei testi assiri) fu un regno situato nel nord della Mesopotamia, che si estese, al culmine della sua ampiezza, dai monti Zagros al lago di Van e ai confini con l'Assiria. Era abitato principalmente da Hurriti. Raggiunse il massimo splendore nella seconda metà del II millennio a.C., tra il 1450 a.C. e il 1350 a.C., durante la fase terminale del Tardo Bronzo. La sua capitale fu Waššukanni, identificata oggi con Tell Fekheriye. La sconfitta da parte dell'esercito ittita, guidato dal re Šuppiluliuma I e da suo figlio Piyassili, reggente di Karkemish, segnò la fine della potenza di Mitanni, anche se il principato visse ancora per un certo tempo. Si ritiene che le tribù guerriere degli Hurriti e le loro città-Stato siano state unificate sotto un'unica dinastia dopo il crollo di Babilonia dovuto al saccheggio degli Ittiti di Mursilis I nel 1595 a.C. e alla successiva invasione dei Cassiti nella Mesopotamia Inferiore.

La conquista ittita di Aleppo (Yamkhad), la crisi del regno medio-assiro e le lotte interne nel regno ittita crearono un vuoto di potere nella Mesopotamia superiore che permise la formazione del regno di Mitanni. È stato ipotizzato che l'aristocrazia di Mitanni, che portava nomi indo-arii, fosse migrata dall'Iran e si fosse imposta sulle popolazioni indigene hurritiche del Medio Eufrate che non risultano essere indoeuropee, benché i dati siano scarsi. Gli Hurriti ci forniscono un'ampia testimonianza delle loro divinità, lasciando templi e anche testi religiosi (anche se gran parte della letteratura hurrita è andata perduta). La principale divinità era Teshub. L'influenza mesopotamica sulla religione hurrita fu notevole.        

Wikipedia: Mitanni

 

Regno di Mitanni allapice della sua estensione intorno al 1400 ac Copia