In seguito, lo Spirito Santo è donato anche agli stranieri non circoncisi che nella dimora del centurione Cornelio ascoltano il Verbo, prima di essere battezzati nel Suo nome.Non è specificato se ciò valga anche per le donne. (Atti 10). All'arrivo alla casa di Cornelio, Pietro rifiuta la Proskýnesis (Àlzati, anch'io sono un uomo), che è un atto riservato a Dio (v. Tentazioni di Gesù) che è unico, e negato anche all'onore dei suoi angeli (in Apocalisse 19:9-10). In At10,36 si è in presenza di uno dei pochi passi biblici dove è affermato esplicitamente che Gesù Cristo è Dio, e il Signore di tutti (πάντων Κύριος: Kyrios è il più frequente nome di Dio nei libri di lingua greca). Nel discorso pronunciato nella casa di Cornelio, Pietro afferma che Gesù Cristo è il mediatore della pace e del perdono (10:36, 43), rivelati già durante la sua missione terrena. Solamente dopo che Dio lo risuscitò il terzo giorno, si rivela anche giudice naturale e universale (giudice precostituito da Dio, e giudice di tutti i vivi e morti), per tramite dei prescelti testimoni (μάρτυσιν, martysin). Come il giudizio del Signore, anche la mediazione di pace e perdono è per tutti,donne e uomini ugualmente figli di Israele perché credenti in Cristo (10:43), come attestano i profeti: unica comune discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa (Galati 3:29). Mentre Pietro pronunciava tali parole, lo Spirito Santo discese [ἐπέπεσεν] su tutti quelli che ascoltavano la Parola, donandosi agli stranieri che incominciavano a parlare glorificando Dio, e agli Ebrei convertiti che riuscivano a comprendere le loro lingue: la manifestazione dello Spirito Santo è la comprensione e la glorificazione del Verbo.
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